Chirurgia in toracoscopia

La chirurgia toracica comprende vari tipi di interventi che possono essere effettuati con tecniche endoscopiche: Pericardiectomia parziale Legatura dell’arco aortico persistente Biopsia di tessuti in cavità toracica Lobectomie polmonari Rimozione masse tumorali Rimozione di corpi estranei.
Chirurgia in laparoscopia – Sterilizzazione del cane femmina in laparoscopia

La sterilizzazione del cane femmina è uno degli interventi eseguiti con maggiore frequenza negli ambulatori veterinari. La richiesta avviene generalmente per migliorare la convivenza con il proprio amico a quattro zampe e per un’eventuale prevenzione di possibili malattie fra cui la formazione di tumori mammari. In Italia viene anche incentivata per la lotta al randagismo prevenendo gravidanze non desiderate. Compito del medico veterinario è consigliare il proprietario valutando quale fase della vita è più appropriata per effettuare l’intervento. Tuttora circola l’erronea convinzione che sia assolutamente necessario far partorire il proprio cane almeno una volta prima di sterilizzarlo, ma non ha nessun fondamento scientifico per quanto riguarda la sua salute. Al contrario tanto più precocemente si effettua l’intervento tanto minore sarà il rischio di insorgenza di tumori mammari. Come si esegue la sterilizzazione del cane femmina in laparoscopia (chirurgia mini-invasiva) Si tratta di un intervento durante il quale l’osservazione del campo operatorio avviene con una microtelecamera inserita a livello ombelicale e la manipolazione degli organi effettuata attraverso strumenti chirurgici guidati dall’esterno. La telecamera dà un controllo video con ingrandimento dei dettagli e tridimensionalità che garantisce una perfetta esecuzione dell’intervento. L’addome, insufflato con anidride carbonica attraverso un ago particolare, permette la formazione di una cupola operatoria. Con un’incisione di 1 cm si inserisce uno strumento particolare chiamato trocar, attraverso il quale si inserisce il laparoscopio per la visione operatoria mantenendo il gas all’interno. Con l’aiuto della telecamera si effettuano i punti di accesso necessari, inserendo altri due trocar, con i quali si usano le pinze da presa per individuare le ovaie. Una alla volta si procede alla loro asportazione monitorando visivamente che non si verifichi alcun sanguinamento e che l’estrazione sia sicura e precisa. Sterlizzazione cane femmina post operatorio: cosa aspettarsi A fine sterilizzazione del vostro cane femmina risultano soltanto tre punti cutanei che non danno nessun fastidio e quindi non si richiede l’uso del collare elisabettiano. Con questa tecnica i tempi di intervento sono molto rapidi e abbiamo una manipolazione interna ridotta al minimo che limita il dolore. Anche la terapia antibiotica ed antiinfiammatoria post operatorio è ridotta al minimo. L’unico fastidio deriva dalla presenza in addome dell’anidride carbonica, peraltro inevitabile, che viene lentamente riassorbita. Per questo la somministrazione di un blando antispastico della muscolatura liscia come avviene in campo umano risolve il problema. Uno studio tedesco confrontando le due metodiche ha dimostrato a favore della sterilizzazione in laparoscopia una significativa ed importante riduzione del dolore dopo l’intervento, il rapido ritorno dell’appetito con assunzione di cibo, maggiore tranquillità nei movimenti e ripresa rapida dei comportamenti abituali.
Chirurgia in laparoscopia – Isterectomia per animali

Si opera in isterectomia quando nel vostro animale si presentano delle infezioni all’utero (che nel cane sono molto frequenti). Si tratta di infezioni che non regrediscono con la terapia antibiotica e che trovano come unico rimedio l’asportazione in toto dell’utero. Come tutti gli interventi eseguiti con tecnica endoscopica anche questo può vantare un taglio chirurgico minimo (3 o 4 fori) e una ripresa nel periodo post operatorio estremamente più rapida. Infatti se eseguito con la tecnica tradizionale questo intervento richiede un taglio più lungo di quello che viene effettuato per l’asportazione delle sole ovaie. Il coinvolgimento di estese strutture muscolari è responsabile di un intenso dolore post operatorio ed il rischio di deiscenza delle suture richiede l’ utilizzo di un collare elisabettiano per diversi giorni. Tutto questo non è presente in corso di ovario isterectomia laparoscopica in virtù del fatto che gli accessi chirurgici si riducono a 3-4 fori di 0,5 – 1 cm. Ecco quindi che il paziente può essere dimesso dopo poche ore e tornare a condurre un tipo di vita normale già dopo 24 ore.
Chirurgia in laparoscopia – Gastropessi in laparoscopia per cani

La gastropessi è una procedura chirurgica che si prefigge lo scopo di creare un’aderenza tra lo stomaco e la parete addominale. Quando si effettua? In tutti qui casi in cui si sono avuti episodi di dilatazione torsione gastrica che hanno avuto necessità di una decompressione. Questo avviene soprattutto in cani di taglia grande e gigante a torace profondo. Quando si è avuta una dilatazione risoltasi positivamente purtroppo la possibilità che questa si ripresenti anche in forma più grave è estremamente elevata. Le sole procedure mediche (alimentazione ,limitazione dell’esercizio, farmaci) raramente ottengono successi soddisfacenti. Rimane come unica alternativa la gastropessi indipendentemente dalla sede scelta per ottenere una fissazione duratura tra stomaco e parete addominale. Per ridurre il più possibile il disagio di questo intervento salvavita possiamo utilizzare la chirurgia mininvasiva che ci permette di operare attraverso un taglio di pochi centimetri.
Chirurgia in laparoscopia – Criptorchidismo: di cosa si tratta e come si combatte

Nei casi di criptorchidismo c’è un preciso intervento che andiamo ad effettuare. Questo intervento si fa quando uno o addirittura entrambi i testicoli permangono in cavità addominale, cioè non raggiunge la sua sede (testicolo ritenuto). Quali problemi si possono presentare per il vostro animale quando c’è un testicolo ritenuto? La permanenza di un testicolo in addome predispone quest’ultimo a una serie di complicazioni quali ad esempio neoplasie o torsioni, le prime legate alla temperatura corporea certamente più elevata rispetto alla temperatura che caratterizza lo scroto. Talvolta accade che il testicolo ritenuto abbia appena imboccato il canale inguinale ma sia rimasto intrappolato nell’anello. In questo frangente l’intervento in laparoscopia ha il notevole vantaggio di non dover tagliare alcun muscolo. Chiaramente permangono tutti i vantaggi legati alla chirurgia endoscopica: mininvasità e tempi di intervento e di recupero post operatorio estremamente veloci.
Chirurgia in laparoscopia – Colecistectomia

La colecistectomia in laparoscopia consiste nell’asportazione della cistifellea. Questa casistica si rende necessaria in caso di calcoli biliari, infezioni, rottura. La sua asportazione, vista la sua posizione anatomica richiede un’ampia ferita, è però possibile (come accade nell’uomo) utilizzare la chirurgia laparoscopica. Con questa metodica possiamo procedere operando attraverso 4 fori di 0,5 cm.
Chirurgia in laparoscopia – Calcoli alla vescica

La presenza di calcoli alla vescica richiede la loro rimozione chirurgica. Questa pratica chirurgia tradizionale prevede un’ampia scontinuazione della fascia addominale per permettere al chirurgo di accedere alla vescica portandola all’esterno. Successivamente, mediante un’incisione, i calcoli vescicali verranno asportata completamente. Con la chirurgia mininvasiva si ottiene lo stesso risultato con una ferita di circa 3 cm. In questo modo c’è una riduzione dei tempi di intervento e del dolore postoperatorio viste le ridotte manipolazioni sulle strutture muscolari e vescicali.